Caro Segretario Nazionale e Caro Presidente,
mancano ormai pochi giorni alla celebrazione del XXII Congresso Nazionale dell'Unione, ed è tempo di presentare alle Colleghe ed ai Colleghi iscritti all’UNSCP la lista che, insieme ad Amedeo Scarsella, si candida alla guida del nostro Sindacato per il prossimo triennio.
Siamo tutti consapevoli che il prossimo Congresso sarà sicuramente diverso dagli ultimi celebrati. I Colleghi più anziani ricordano certamente Congressi combattuti, in cui le decisioni finali sono state assunte, in alcuni casi, anche nelle ultime giornate se non addirittura al momento del voto, ma nessuno degli attuali iscritti ha memoria di un Congresso nel quale due liste si candidavano alla guida dell’UNSCP. Molti diranno che questa novità è segno di democrazia, e certamente lo è, ma ha anche il rischio per un sindacato come il nostro, grande per la sua storia ma piccolo nei numeri, di provocare divisioni difficili da ricomporre almeno nell’immediato.
Ed è per questo che facciamo appello alle massime cariche dell’UNSCP, a Te Segretario Nazionale ed a Te Presidente, affinché vogliate ancora una volta mettervi a servizio della categoria – come avete fatto in tutti gli anni di militanza all’interno del Sindacato fino a ricoprirne le cariche più rappresentative – per affiancarci nel percorso che abbiamo avviato.
Perché dovreste accettare l’invito della lista Manifesto per l’Unione?
Ebbene, quando ci siamo presentati per la prima volta con il nostro sito (https://www.manifestounione.it) abbiamo individuato alcuni “punti” del nostro programma di azione ed in uno di questi, il cui titolo è “IL NOSTRO METODO DI FARE SINDACATO: I VALORI DEL PASSATO RINNOVATI NEL FUTURO”, abbiamo precisato che la nostra azione si informerà a tre principi fondamentali:
1) porsi obiettivi ambiziosi,
2) condividerli con gli iscritti aprendo al loro contributo di idee ed esperienze;
3) cercare di attuarli nella consapevolezza dei diversi interessi che devono essere bilanciati e dell’utilità non solo per la categoria dei segretari comunali e provinciali ma per l’intero sistema delle autonomie locali.
Riteniamo che il percorso ipotizzato e il metodo con il quale ci prefiggiamo di raggiungerlo siano in perfetta continuità con la linea sindacale storica dell’Unione, che si è sempre contraddistinta per il suo essere sfidante, al passo con l’evoluzione dell’ordinamento degli enti locali e mai mera difesa corporativa! Ciò che ha contraddistinto da sempre l’azione dell’Unione è stato il perseguire tenacemente l’evoluzione e il rafforzamento del ruolo del Segretario comunale e provinciale quale figura di vertice dell’ente locale che coordina l’attività della dirigenza in attuazione del programma definito dagli organi politici e nel rispetto del principio di legalità.
E quello che ci ha spinti a candidarci, a metterci la faccia, è la granitica certezza che con questa ispirazione l'Unione è stata, è, e dovrà continuare ad essere la casa dei Segretari, luogo di confronto e dialogo per continuare a costruire il futuro della nostra Categoria.
Se è stato così finora è perché un’altra caratteristica delle donne e degli uomini che hanno ricoperto ruoli di vertice dell’Unione è stata quella di conformarsi ad un principio guida: l’Unione prima di tutto! L’Unione prima delle ambizioni personali, l’Unione prima dei propri, pur legittimi, interessi! E chi più di voi ha messo in secondo piano gli interessi personali avendo a cuore unicamente gli interessi della Categoria?
Ma non solo: la storia dell’UNSCP è una storia lunga che ha percorso le diverse riforme che hanno interessato le autonomie locali ed ha affrontato numerosi ostacoli, fino da ultimo alla proposta di abolizione del Segretario comunale e provinciale (indelebile rimane nei Segretari il ricordo di quel famoso punto 13!).
Ebbene noi vogliamo avere la forza e la tenacia di chi quell’ostacolo l’ha affrontato, l’ha superato e con il CCNL del 17/12/2020 ha segnato un grande risultato!
È per questo che Manifesto per l'Unione chiede a te, Alfredo Ricciardi, massimo rappresentante dell’UNSCP, di scendere in campo ed accettare la candidatura a Presidente dell’Unione così da essere Garante dell’unità del nostro grande Sindacato, affinché subito dopo la proclamazione dell’esito del Congresso, che confidiamo vorrà credere in noi accordandoci la sua fiducia, possiamo insieme ricucire gli inevitabili strappi originati dalla campagna elettorale e costruire una categoria ancora più forte e coesa che possa fare delle diverse sensibilità non causa di divisione ma base per nuove sintesi
Ed a te, Maurizio Moscara, che hai il così delicato compito di assicurare il regolare svolgimento del prossimo Congresso con l’imparzialità e la trasparenza che da sempre ti hanno contraddistinto, chiediamo di proseguire il tuo impegno nella vita dell’Unione nel ruolo futuro di Presidente Onorario che, siamo convinti, il Congresso vorrà conferirti all’unanimità.
La richiesta e il forte auspicio è che entrambi vogliate esprimere la disponibilità di continuare a garantire all’Unione e alla Categoria l’apporto di lungimiranza, moderazione e prestigio che deriva dalla vostra lunga esperienza e profonda competenza.
21 marzo 2021,
Manifesto per l'Unione.